The journey church

Alla base di questo progetto vi è una profonda riflessione sul significato e sull’uso dell’architettura nel contesto contemporaneo, un rinnovato interesse per il modo in cui gli edifici possono contribuire al benessere completo dell’individuo – fisico, mentale e sociale. Riconoscendo l’immenso potere condizionante dell’ambiente costruito, questa chiesa è stata concepita non solo come un luogo di culto, ma come uno spazio capace di interagire attivamente con chi lo vive, promuovendo introspezione, raccoglimento e connessione con il sacro e con la natura circostante.

Architettonicamente, il nuovo volume si innesta con delicatezza ma determinazione sul substrato esistente, costituito dalla preesistente cripta e dall’ossario ipogeo. L’idea cardine che ha guidato lo sviluppo progettuale è la ricerca di una totale permeabilità con il contesto, superando la tradizionale chiusura degli spazi sacri. L’intento è quello di permettere e favorire l’ampliamento della celebrazione del rito religioso oltre i confini fisici dell’edificio, espandendolo idealmente “a macchia d’olio” verso l’esterno. Questo processo si concretizza nel lungo percorso processionale che, dall’ingresso dell’area cimiteriale, si snoda e conduce progressivamente i visitatori verso la chiesa, preparandoli all’esperienza spirituale e integrando la natura e il cammino nella dimensione del rito.

La struttura stessa sembra emergere dal terreno e agglomerarsi in modo omogeneo al paesaggio, grazie a un sapiente studio delle forme. Le pareti, caratterizzate da curve morbide e linee affusolate, si chiudono rastremandosi elegantemente verso l’alto, culminando nell’elemento verticale della croce. Lateralmente, un gioco dinamico di arretramenti e continue inclinazioni conferisce al volume un aspetto scultoreo e potente, pur mantenendo una sensazione di slancio e leggerezza. Questo complesso strutturale risulta così al contempo possente nella sua presenza e affusolato nelle sue linee, integrandosi nel contesto senza imporsi prepotentemente, ma quasi fondendosi con la morfologia del luogo.

La scelta e il trattamento dei materiali giocano un ruolo fondamentale nel definire l’identità e l’atmosfera dello spazio. Una ricerca attenta ha portato all’uso di materiali lasciati nel loro stato più grezzo e naturale, favorendo un contatto diretto e immediato tra lo spettatore e la matericità degli elementi. Il cemento a vista delle pareti non è un semplice rivestimento, ma assume un ruolo strutturale ed espressivo primario, conferendo al muro una presenza tattile e visiva intensa. Questa superficie, lasciata volutamente “imperfetta”, cattura e riflette la luce in modi sempre diversi, creando giochi di ombre e sfumature che evolvono durante il giorno. A contrasto e complemento, il pavimento della sacrestia e le panche nella navata sono realizzati con tavole di legno grezzo. La loro superficie volutamente non trattata invita al contatto, portando all’interno il calore e la naturalità del materiale ligneo. L’insieme di cemento a vista e legno grezzo crea uno spazio architettonico di grande purezza, essenziale e semplice nelle sue linee e nella sua composizione materica, che aspira a offrire un ambiente di quiete e introspezione, un luogo dove l’anima può trovare purificazione e raccoglimento.

Informazioni tecniche

Luogo

Siano (SA)

Cronologia

2018

stato

Progetto

incarico

Progettazione preliminare

Committente

Comune di Siano

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